Pentecoste – Anno B

23 maggio 2021

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

                                                                                                                                                             Gv 15,26-27; 16,12-15

Commento

Dopo l’Ascensione di Gesù al Cielo, lo Spirito Santo colma l’assenza umana del Maestro raggiungendo i discepoli riuniti nel Cenacolo, primizia della Chiesa nascente. La liturgia odierna della Solennità di Pentecoste mette in evidenza la terza persona della Trinità, lo Spirito Santo, senza la quale non si può conoscere il mistero di Dio-Amore. Seppur lo Spirito sia invisibile, si rende manifesto ugualmente attraverso i fenomeni naturali, le relazioni fraterne, le parole che condividiamo. Lo Spirito di Dio è la promessa che Gesù ha fatto ai suoi discepoli nell’Ultima Cena: «egli (il Padre) vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre» (cf. Gv 14, 16-18).

Lo Spirito Santo è Dio-in-noi, dimora nei nostri cuori come un’ospite dolce dell’anima (Sequenza di Pentecoste), e proprio per questo l’uomo non è mai solo, non è ridotto a individuo isolato, non è neppure abbandonato a se stesso nel mondo, ma è un essere-in-relazione già in se stesso. Proprio per questo è capace di rivolgersi a Dio come un figlio a un padre: «Abbà! Padre!» (Rm 8,15).

San Paolo ci esorta a camminare secondo lo Spirito (seconda lettura), nella piena docilità a Lui, per portare frutto dappertutto e per annunciare a tutti, con la propria testimonianza, la Bella Notizia che Gesù ci è venuto a narrare: «Dio è amore» (1Gv 4,8). Lo Spirito Santo, riempiendo il cuore dei fedeli, porti a compimento la storia eterna che Dio sta scrivendo con l’umano.

 

Antonino C.

Torna ai Frammenti di Luce

I commenti sono chiusi.