XVI Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

18 luglio 2021

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.

Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.

Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

                                                                                                                                                              Mc 6, 30-34

Commento

Ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore. C’è una dinamica di attenzione, di cura, di compassione che ci raggiunge in questa XVI domenica del Tempo ordinario. È Gesù, infatti, il vero, buono e bel pastore che continua a visitare noi – noi gregge del suo pascolo, come afferma il Salmista (Cf. Sal 99) – bisognosi di una mano sicura e autorevole che ci guidi, ci custodisca…si prenda cura di noi.

L’evangelista Marco descrive, nella pericope offertaci, una situazione generale di stanchezza. Gli apostoli stanno già sperimentando la bellezza del servizio, del donarsi agli altri e tra gli altri. Essi narrano l’accadere della missione, senza nasconderne la conseguente fatica. Non si tratta semplicemente dell’accumulo di sforzi gravosi… il Maestro intuisce che ciò che serve loro è il tempo della sosta, dello stare nello spazio e nel tempo del ritrovarsi. E noi, come loro, avvertiamo questo desiderio: porre un freno all’insostenibile corsa quotidiana, mettere argini a quelle forze centrifughe (a volte noi stessi!) che ci fanno dis-perdere. Lasciamoci guardare anche noi, in questa domenica estiva, dal Signore Gesù, affidiamo a lui le nostre stanchezze, torniamo a incrociare il suo sguardo compassionevole, ad ascoltare la voce del Pastore che ci guida ai pascoli erbosi della gioia autentica e duratura.

 

Daniele C.

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